Secondo altri storici Inola
fu invece fondata dai profughi di Amiclae, leggendaria
città dei Laconi sorta sulle rive del lago
di Fondi, tra Terracina e Gaeta e distrutta probabilmente
dagli Osci.
Dalle ultime ricerche pare che lacittà
sia stata fondata dagli Opici, un'antica popolazione
dei territori campani che, in epoche successive,
a seguito della loro fusione con i Sanniti presero
il nome di Osci, Ausoni e Aurunci.
Virgilio sembra annoverare questa ipotesi scrivendo
nell'Eneide che gli antichi Ausoni, i primi abitanti
dell'Italia, costruirono piccole città
sui monti; quindi ben prima di quando gli Enotri
o gli Amiclani nel XV secolo a.C. arrivarono sulle
coste tirrene.
Il ritrovamento di reperti archeologici risalenti
al VI secolo a.C. sembra avvalolare questa ipotesi.
Alcuni studiosi hanno recentemente scoperto la
presenza di tracce sul territorio di una civiltà
antichissima che abitava i monti Ausoni e Aurunci
e, fra questi, resti di un "Castelliere"
sulla cima del monte Passignano.
I castellieri erano insediamenti fortificati costruiti
in posizioni stragetiche a guardia di valli e
passi per difendersi dalle scorrerie di predoni
e popolazioni nemiche.
Maggiori informazioni su Lenola si hanno nel medievale.
In questo periodo infatti fu costruita la caratteristica
cinta muraria e le chiese di San Giovanni Evangelista,
di Santa Maria Maggiore e della Madonna del Latte.
Il principale luogo religioso di Lenola è
però il Santuario della Madonna del Colle
situato in cima al colle e costruito tra il 1607
e il 1610. Nel 1628 in questo luogo furono inchiodati
sul travertino due cipressi che tutt'ora vegetano
e fruttificano, ancora oggi, dopo tre secoli e
mezzo nessun esperto è riuscito a spiegare
questo particolare fenomeno che ha qualcosa del
"miracolo della natura".
Durante la seconda guerra mondiale il centro storico
fu quasi completamente distrutto e quindi lasciato
dalle tante famiglie che lo abitavano. Oggi le
vecchie abitazioni sono state ristrutturate e
vengono generalmente adibite a case di vacanza
per i turisti. |