Monticelli fece parte del ducato
di Fondi fino al 1140 quando fu concesso alla
famiglia dell'Aquila. Estinta la discendenza maschile
il feudo fu affidato a Giovanna dell'Aquila che
sposò Loffredo Caetani e passo poi nei
secoli alle famiglie Colonna, Gonzaga, Carafa,
Mansfeld e Di Sangro.
Posta a controllo della più importante
via di comunicazione del Regno di Napoli nell'inverno
1788 subì l'invasione da parte dei francesi
che incendiarono e devastarono il paese e i suoi
storici archivi comunali e parrocchiali.
Con l'Unità d'Italia il comune di Monticelli
dovette cambiare nome per ordine del Prefetto
in quanto il suo nome si confondeva con quello
del comune di Monticelli di Rocca Guglielmina
(Esperia). Il nome del comune fù così
cambiato in Monte San Vito, tuttavia questo causava
un ulteriore confusione in quanto omonimo di un
paese in provincia di Ancona, pertanto il Prefetto
ordinò un nuovo cambiamento. Fù
così quindi che il consiglio comunale nella
seduta del 20 dicembre 1862 decise il nome di
Monte San Biagio, in onore del santo patrono.
Proprio in questo periodo, tra il 1860 e il 1870,
il comune è caratterizzato dal fenomeno
del Brigantaggio e molti cittadini pagarono con
la vita il rifiuto di collaborare alla cattura
dei celebri banditi. |