Il paese si sviluppo attorno
ad un castello sul promontorio di San Magno, al
riparo dalle incursioni marine dei Saraceni, e
prese il nome dalle numerose cavità naturali
della zona (speluncae).
Le prime notizie documentate del "castrum
Speloncae" si hanno nel X secolo: pare infatti
che il castello comprendesse una chiesa dedicata
a San Pietro, protettore dei pescatori, e che
pian piano il paese vi si sviluppò attorno.
Nell'XI secolo l'abitato fu cinto da mura, delle
quali rimangono due porte: "Portella"
o "Porta Carrese" e "Porta Marina",
che portano lo stemma della famiglia Caetani.
Nei secoli successivi Sperlonga venne caratterizzata
da un gran numero di incursioni, malgrado la costruzione
di numerose torri di avvistamento il paese non
riuscì a resistere, nel 1534, all'attacco
del pirata saraceno Khair Ad-Dìn, detto
il Barbarossa, e la città venne distrutta.
L'arrivo dei Turchi, nel 1622, si tradusse in
una seconda distruzione della città.
Con la ricostruzione del XVIII e XIX secolo Sperlonga
assunse la sua attuale conformazione e vennero
erette nuove chiese e palazzi sognorili.
Oggi Sperlonga non è più un paese
di pescatori ma la sua economia si basa principalmente
sul turismo, grazie soprattutto al gran numero
di servizi turistici sorti sul territorio negli
ultimi anni e alla bellezza delle spiagge. |